Descrizione
Sono passati 3 anni dalla chiusura della storica fabbrica del paese. In questo tempo l’amministrazione ha dato il via ad un grandissimo lavoro per la partecipazione ad un bando europeo sulle aree industriali dismesse curato dalla Regione Piemonte.
Il Sindaco Dovetta con grande orgoglio porta a conoscenza che "finalmente l’iter burocratico è terminato e che a Venasca è stato assegnato un contributo di 8,7 milioni di euro a fronte di un investimento complessivo di circa 13 milioni".
Il Sindaco continua: "L’intervento prevede: l’acquisizione dell’area, la bonifica, una nuova disposizione urbanistica con strada d’accesso su Via Cuneo, aree di sevizio annesse, nuovi stabilimenti industriali improntati all’integrazione con il paesaggio e all’eco-sostenibilità che dovrebbero portare una cinquantina di nuovi posti di lavoro. Sono cifre da capogiro per un progetto titanico in cui il nostro Comune è affiancato anche dal Consorzio BIM".
"Nonostante questa bellissima notizia – ribadisce il Sindaco – dobbiamo però rimanere molto cauti. C’è ancora moltissimo lavoro da fare considerando anche il periodo economicamente non favorevole. Posso dire, comunque, che non avevo mai ottenuto finora un finanziamento di questa entità a fondo perduto in anni di amministrazione. Per questo voglio ringraziare tutto il BIM (Bacino Imbrifero Montano) nonché la Comunità Montana Valli del Monviso per aver seguito parte dell’iter burocratico e nonché per aver cofinanziato questo progetto.
Da gennaio incomincerà la selezione delle aziende disposte all’insediamento (tramite bando pubblico) con la convinzione che nonostante la crisi economica le opportunità offerte da questa operazione siano molto interessanti per gli investitori. Se tutto procederà per il meglio in estate forse vedremo le prime ruspe al lavoro. Questo sarebbe il tassello fondamentale per il rilancio di Venasca. Infatti la creazione di nuovi posti di lavoro significa nuova linfa per il tessuto economico e sociale ed è l’occasione per fermare il declino e dare un futuro al nostro paese ... ma tutto rimane nelle mani delle aziende ..."